Duemila anni in tre giorni: breve guida per un week end a Napoli

Una coppia di amici veneti scenderà a Napoli per tre giorni e mi è stato chiesto un programmino per visitare la città in un lasso di tempo tutto sommato molto breve. 
Ci proviamo.

Come capiterà spesso, tenterò di offrirvi più opzioni, così che possiate orientarvi ogni volta come ritenete sia meglio per voi. Tutto il visitabile è sempre corredato dai link ai siti ufficiali cosi da rendervi quanto più comodo e personalizzabile il vostro giro napoletano.

Se ho ben capito, dovreste arrivare verso le 13.00 alla stazione centrale.

A- Cominciate subito a mangiare!
Vista l'ora, potrebbe essere l'occasione per inaugurare la visita in città con una bella pizza! 
Proprio di fronte l'uscita della stazione, a soli 200 mt, opera Franco Gallifuoco, eccellente pizzaiolo ed inventore de Le grotte, ovvero delle pizze ripiene di ogni ben di Dio. 
Poi passate all'opzione B


B-Via il peso dei bagagli!
Avete già mangiucchiato in viaggio, siete a stretto regime alimentare (ahi ahi, non siete nel posto giusto) o semplicemente non vi va di perdere tempo e volete subito postare le valige.

Il vostro bb è posto al Vomero, nella zona collinare di Napoli, una sorta di città nella città: borghese, commerciale, con una sconfinata offerta di locali interessanti e con alcuni punti  importanti punti di attrazione. 

Per arrivarci, una volta scesi dal vostro treno, seguite le indicazioni per la linea 1 della Metro. 
Dovrete scendere al livello inferiore della Stazione centrale, recarvi nella galleria commerciale all'aperto e, una volta acquistato il biglietto, impegnare un incalcolabile numero di scale mobili per arrivare ai vagoni gialli.

A proposito dei biglietti: almeno per oggi, direi di acquistare 3 tickets ciascuno da 1,10 euro (sono i titoli che danno diritto ad una corsa singola urbana). Poi, giorno per giorno, deciderete se e quale programma seguire ed, eventualmente acquistarne altri.

Probabilmente la metro sarà abbastanza affollata: è ora di rientro dalle scuole. Un briciolo di pazienza, 9 fermate e sarete a Vanvitelli, l'uscita che imparerete a conoscere in questi giorni di vacanza.

In superficie, tra le quattro strade che si intersecano in Piazza Vanvitelli, prendete la pedonale via Scarlatti e dopo qualche passo sarete al vostro bb.

Se avete voglia di qualcosa di dolce o magari volete pranzare in modo rapido e leggero, sappiate che la piazza Vanvitelli è uno dei luoghi della tenzone cittadina del gelato; Casa Infante, Fantasia gelati e Mennella rivaleggiano per offrire il miglior prodotto ai voraci avventori. 

E ora sotto con le scarpinate!
Se siete d'accordo, riserverei a domani la visita al ventre della città e questo pomeriggio mi piacerebbe condurvi nella Napoli più solare e da cartolina. Dunque, ritornate a Vanvitelli.


Vista, la premessa di non volere visitare dei musei a causa della brevità del soggiorno, giusto per vostra conoscenza, sappiate che alla sommità di quelle scale che si intravvedono oltre la piazza ci sono la Certosa di San Martino ed il Castel S.Elmo, due tra i luoghi più iconici e panoramici della città. (per cui semmai vi dovesse venire voglia di farvici una capatina nel corso della vostra visita, vi ho detto dove sono...)

Dalla piazza, girate a destra e prendete la Funicolare di Chiaia sino al capolinea.




La Napoli liberty
All'uscita, girate a destra verso piazza Amedeo e proseguite su via dei Mille.


ph. palazzidinapoli.it
E' la zona liberty della città, ricostruita nella seconda metà dell'800 ed oggi vocata allo shopping. 
Percorrete tutta la via dei Mille/Via Filangieri sino a trovarvi in Piazza dei Martiri; da qui, proseguendo per via Calabritto vi troverete in piazza Vittoria oltre la quale si apre il golfo.

Il lungomare 
Vi trovate su Via Caracciolo, uno dei lungomare più famosi e celebrati del mondo.
Sulla vostra destra si apre la collina di Posillipo; sullo sfondo l'inconfondibile profilo dell'isola di Capri, sulla sinistra il Castel dell'ovo, maniero sorto sull'isolotto di Megaride ed ammantato di leggenda.



Via Caracciolo sulla destra è chiusa in tutta la sua lunghezza dalla Villa Comunale (una volta Real passeggio di Chiaja); al suo interno sorge il più antico acquario del mondo, l'Anton Dorhn.

Andiamo nella direzione opposta, nella porzione di lungomare che oggi è pedonalizzata. Dopo la curva avrete finalmente la possibilità di fare conoscenza con il Vesuvio che domina incontrastato il panorama.

Non vi sarà sfuggito l'abominevole quantità di ristoranti, locali e pizzerie della zona, presso le quali, se volete, potrete rifugiarvi vi dovesse essere rimasto appetito....


Se volete, potete farvi un affacciata nel Borgo Marinari, il caratteristico complesso di edifici sull'isolotto di Castel dell'ovo.

Proseguendo su via Partenope, superata la più che decantata via S.Lucia, la fontana del Gigante e i chioschetti della rotonda di via Nazario Sauro dove sono in vendita i taralli 'nzogna e pepe ( a Napoli è d'uopo gustarli bevendo una birretta ghiacciata nelle sere d'estate), giriate su via Cesario Console.


Piazza del Plebiscito
Dopo qualche passo (si lo so, i piedi già cominciano a lamentarsi), si aprirà davanti a voi Piazza del Plebiscito.
Su di essa insistono, uno di fronte all'altra, il Palazzo Reale di Napoli (ovvero, uno dei palazzi reali della città) e la Basilica di S.Francesco di Paola



Sulla collina si stagliano i già citati Castel S.Elmo e Certosa di S.Martino ( vi avevo detto che sono molto panoramici!). In piazza, dal lato opposto al quale siete arrivati, fa bella mostra di se il caffè Gambrinus, locale storico d'Italia dagli interni magnifici.

Dal Gambrinus noterete che il Palazzo Reale è adiacente ad un altro importante edificio: il Real Teatro S.Carlo, il più antico teatro d'opera del mondo.



Giusto di fronte l'ingresso del teatro vi è uno degli accessi alla Galleria Umberto I, spettacolare passaggio commerciale del 1890 che condivide con la Galleria Vittorio Emanuele II di Milano pianta e magnificenza.



Proseguendo su via S.Carlo ci si ritrova di fronte il grande Maschio Angioino (o Castel Nuovo), uno dei simboli della città.
Alle sue spalle si apre la grande Piazza Municipio chiusa a monte dal Palazzo S.Giacomo e a valle dalla Stazione Marittima.


Prendete la stradina alla destra del Municipio (via S.Giacomo) e vi troverete su una delle principali vie dello shopping cittadino: via Toledo.
Su di essa si affacciano innumerevoli edifici di grande valore storico ( Palazzo Zevallos Stigliano è visitabile) e altrettante boutique di ogni tipo.


ph. italiavai.com
Se vi affacciate tra un palazzo e l'altro potrete ammirare il complesso di vicoli e viuzze che compongono i Quartieri Spagnoli
Uno dei siti più visitati di questa strada è, incredibilmente, la stazione della metropolitana Toledo, considerata da molti la più bella del mondo.


A questo punto direi che come primo assaggio di Napoli può bastare.

Ora, a seconda dell'orario e della vostra idea di vacanza potreste:

- rientrare al Vomero percorrendo via Toledo sino a Piazzetta duca d'Aosta dove prenderete la funicolare centrale sino al capolinea; una volta usciti, percorrete la strada giusto di fronte e vi ritroverete alla stazione della funicolare di Chiaia, piazza vanvitelli ed infine il bb.
Se scegliete questa opzione potrete poi cenare in zona. 
Tra i tanti locali tra i quali potrete scegliere mi permetto di consigliarvi La Cucina di Elvira, la Trattoria Caprese (anche per un'ottima pizza), zia Esterina Sorbillo per una pizza fritta in take away, Da Gorizia o Acunzo per una pizza alla vecchia maniera, L'oca nera se vi va un buon panino accompagnato da una birra, Panamar o Bubba per panini di pesce, Archivio storico se volete qualcosa di più raffinato in un'atmosfera "Borbonica".

- rimanere a gironzolare ancora da queste parti;

- cenare tra via Toledo e Chiaia; se vi va di tornare sul lungomare potreste fermarvi da Eccellenze campane o da Antonio & Antonio per un piatto di spaghetti o una buona pizza; da Baroq in piazza Vittoria per assaggiare la cucina di uno degli ultimi monzù della città; catapultarvi in Osteria alla Mattonella o da Don Maccarone, fermarvi dove la pizza Margherita è stata inventata (da Brandi) o dove si lavora per la sua tutela (Umberto o Ciro a S.Brigida)

Secondo giorno
Oggi ce ne andiamo alla scoperta dell'anima vera della città passeggiando nei vicoli del centro storico.

A-La Pignasecca
Se vi va di visitare il pittoresco mercatino della Pignasecca superate piazza Vanvitelli e prendete le scale di cui vi dicevo ieri ( a fianco ci sono delle comode scale mobili). 
Al termine troverete la funicolare di Montesanto. Acquistate un paio di biglietti da 1,10 euro ciascuno e fatevi portare dal trenino sino al capolinea.




All'uscita, una volta nella piazzetta di Montesanto, percorrete la strada sulla destra. Qui vedrete bancarelle e negozi che vendono principalmente alimentari richiamando gli acquirenti con le "voci", piccoli antichi spot pubblicitari cantati dall'esercente.

ph napolike.it

Continuate sino all'incrocio con via Pasquale Scura (la strada al cui angolo vi è Fiorenzano, celebre friggitoria cittadina, ed un pescivendolo) che impegnerete girando a sinistra. 
Siete a Spaccanapoli

B-Dante spacca Napoli!
Se, non vi sentite pronti per una visita di questo tipo e preferite recarvi direttamente alla parte monumentale, allora fermatevi alla metro di Vanvitelli, acquistate un paio di biglietti da 1,10 euro e procedete in direzione Garibaldi sino alla fermata di Dante.


All'uscita vi troverete in piazza Dante (la cui statua vi osserva dalla sommità del monumento). Girate a sinistra e percorrete via Toledo sino all'incrocio con via Pasquale Scura che impegnerete girando alla vostra sinistra.

Spaccanapoli
Questa strada è chiamata da sempre Spaccanapoli perchè divide la città vecchia esattamente in due: alzate lo sguardo e vedrete quello che è poco più di un vicolo salire sino alla chiesa dei Sette dolori da un lato e continuare a perdita d'occhio nel senso opposto.
Girate a sinistra e prendete Spaccanapoli. 


La strada è in realtà la prosecuzione del decumano inferiore dell'antica città romana; più avanti avrete occasione di visitare anche il decumano maggiore e, se volete, addirittura imbattervi nelle antiche botteghe romane che si aprivano su di esso.






Lungo Spaccanapoli troverete una serie di piazze, monumenti, attrazioni che vi elenco nella sequenza secondo la quale li incontrerete: 

- piazza del Gesù con la barocca chiesa del Gesù Nuovo dalla inusuale facciata e, giusto di fronte, il gotico Monastero di S.Chiara con il celebre chiostro maiolicato;


- piazza S.Domenico Maggiore, con la chiesa medievale e la celebre pasticceria Scaturchio presso la quale vi consiglio di gustare un dolcetto di cioccolato e crema al rum detto Ministeriale;


Alle spalle di questa piazza vi è la Cappella di Sansevero con il celeberrimo Cristo Velato ed altre opere di Sammartino. E' uno dei best of a mio parere, una delle cose alle quali non si puo' rinunciare in occasione di una visita a Napoli, ma sarete voi a decidere se è il caso o meno di affrontare una fila d'ingresso abbastanza lunga;


- piazzetta Nilo con la statua detta 'o corpo di Napoli;



- il monte di Pietà e la sua Cappella;
- via S.Gregorio Armeno, la famosa strada dei pastori dove in ogni periodo dell'anno è possibile confrontarsi con l'arte presepiale napoletana; potete scegliere di percorrerla a partire da qui o, più tardi nel senso opposto. (se doveste farlo da qui, una volta alla sommità, se volete continuare a seguire il programma tornate indietro)



-all'incrocio con via Duomo, giusto di fronte a voi c'è l'enorme murales di Jorit dedicato a San Gennaro.

Girate a sinistra e in cinque minuti sarete al Duomo di Napoli, soprattutto noto per essere la casa del miracolo dello scioglimento del sangue di S.Gennaro. Proprio a fianco al duomo vi è lo stupefacente Museo del tesoro di S.Gennaro, raccolta di gioielli e monili addirittura più ricca del tesoro della corona inglese


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Tornate sui vostri passi e girate per il decumano maggiore: via dei Tribunali
E' il decumano maggiore del quale vi parlavo prima. Anche in questo caso vi lascio la sequenza dei siti che incontrerete:

- piazza dei Gerolomini dove è possibile ammirare la Madonna con pistola dello street artist Banksy;

- piazza S.Gaetano nella quale insistono la medievale chiesa di San Lorenzo Maggiore con i suoi scavi dell'antica città romana (le botteghe di cui vi accennavo) e la seicentesca chiesa di San Paolo Maggiore alle cui spalle vi è uno degli ingressi di Napoli sotterranea (una suggestiva visita alle stratificazioni della città, dall'anfiteatro romano all'acquedotto borbonico usato come rifugio durante la seconda guerra mondiale); 



la piazza, inoltre, è l'accesso superiore a via S.Gregorio Armeno e sede della pasticceria Capparelli dove mangiare un ottimo babà

- la chiesa del Purgatorio ad Arco con le sue "capuzzelle" e il leggendario camposanto sotterraneo;

- piazza Bellini con le mura della città greca e i suoi locali trendy;
- port'Alba attraversando la quale ci si ritrova in piazza Dante

Immaginavate che visitare due strade potesse impegnare un'intera giornata? Non stupitevi, in realtà avete passeggiato in quasi duemila anni di storia! 
Se posso permettermi, dedicate più tempo possibile ai vari siti che incontrerete, "investendo" tempo anche in qualche visita più approfondita a seconda di quel che vi incuriosisce di più.

Per il rientro è sufficiente riprendere la metro a piazza Dante in direzione Piscinola e scendere alla ormai a voi nota Vanvitelli oppure ritornare alla funicolare di Montesanto e fare il percorso inverso.

Per la cena, se decidete di tornare al Vomero vi rimando ai suggerimenti di ieri; se al contrario volete rimanere in zona vi lascio qualche consiglio che potrete cogliere anche e per il pranzo:

- Zona Pignasecca: Fiorenzano per le frittatine, Le Zantraglie per la trippa; Da Attilio o Al 22 per una pizza eccellente; la Taverna del Buongustaio per una pasta alla genovese o al ragù;
-zona Decumani: La figlia del Presidente per una leggendaria pizza fritta e oper l'incontro con la mitica Maria, Sorbillo e Di Matteo per una pizza classica in alcune tra le pizzerie più note (ma con attese lunghissime), Osteria della Chitarra per piatti classici napoletani, Capparelli per i babà.

Terzo giorno
Ragazzi, complimenti: siete dei turisti curiosi e dei viaggiatori instancabili! (questa adulazione è un modo per scusarmi per avervi fatto fare tanta strada a piedi... :-) )
Mi hanno detto oggi volete visitare addirittura il Vesuvio!

I miei concittadini, prima di indirizzarvi su " 'a muntagna", non mi perdonerebbero se non vi premettessi che oggi potreste anche visitare:



- tutto quello che nei giorni scorsi non avete visitato (sono sicuro che non ci siete riusciti, vero?!?)
- Il Museo archeologico (tra i più importanti al mondo, con tutti i reperti più significativi ritrovati a Pompei ed Ercolano, la collezione Farnese e, in questi giorni, l'imperdibile esposizione su Canova);
- il Museo di Capodimonte (una delle regge cittadine con annesso Real Bosco, nel quale è esposta gran parte della collezione Farnese ed attualmente sede di una bella mostra su Caravaggio)

- Il Tunnel borbonico (uno stupefacente passaggio sotterraneo tra il palazzo reale ed il mare);

- una passeggiata sulla collina di Posillipo per ammirare i suoi stupendi panorami


Sollevato da questo obbligo ecco come fare per arrivare sul vulcano.

Da Vanvitelli, recatevi alla Stazione centrale; non vi dico come, ormai siete quasi napoletani e sapete proprio tutto della metro (compresi affollamenti e ritardi); 
Una volta entrati nel livello inferiore della stazione centrale, girate a destra ed accedete alla Circumvesuviana (oggi EAV). Dovrete prendere la linea Napoli-Pompei -Sorrento.

Ah, dimenticavo: se avete portato con voi i bagagli per evitare di tornare al bb, potrete ricoverarli nel deposito della stazione centrale, sito al piano dei binari.

Tornati sul treno, a questo punto sono sicuro abbiate già scelto (e magari prenotato)  quale adoperare tra i vettori disponibili per arrivare sul cono.
Vi allego i link e le relative stazioni presso le quali dovrete scendere. Gli stazionamenti dei bus sono tutti nei pressi delle fermate della Circumvesuviana-EAV. 

Vesuvio express dalla stazione Ercolano scavi 
Busvia del Vesuvio dalla stazione Pompei scavi-Villa dei Misteri
Bus EAV dalla stazione Pompei scavi-Villa dei Misteri

Per arrivare sino a Pompei dovrete acquistare un biglietto TIC-Na3 (3,50 euro, valido 140'), per Ercolano basta un biglietto TIC-Na 2 (2,70 euro, valido 120').



Vi prego di considerare sia gli orari del treno che dei bus, così da non trovarvi poi in difficoltà per il vostro viaggio di ritorno (qualche volta, soprattutto la Circumvesuviana può saltare qualche corsa...).



Se pensate di abbinare all'escursione sul Vesuvio anche un giro agli scavi di una delle città sepolte, vi consiglio di preferire Ercolano a Pompei perché essendo più piccola può essere visitata anche in un paio d'ore. 

Beh, direi che più o meno un piccolo assaggio della città e dei suoi immediati dintorni l'avete fatto. Dunque, una volta tornati su, sono sicuro vi troverete a programmare il vostro ritorno...  giù! 

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