Da quando ho imparato che la parte bianca della buccia dei limoni si chiama albedo, uso questa parola continuamente per farne sfoggio con gli amici: "ah, hai avuto paura!!! Sei bianco come l'albedo"; "vorrei dipingere queste pareti di un colore particolare, magari albedo...";" hey, hai la sindrome dello scrittore da foglio bianco albedo!?!"
Probabilmente è anche per dare un briciolo di importanza a questa parte del limone sempre tanto bistrattata in tutte le ricette, nelle quali si raccomanda sempre di tirarlo via perchè è amara e spugnosa.
E allora, rivalutiamo l'albedo e facciamolo diventare frutta candita.
Ingredienti
600 gr albedo
600 gr di zucchero+ 600gr
300 gr di acqua + 300 gr
600 gr di sale grosso
Esecuzione
- Taglia l'albedo a listarelle e in un recipiente coprilo interamente di sale grosso. Lascia ad essiccare 24-48 ore
- Trascorso il tempo, lava le scorze almeno una decina di volte. Non barare, è necessario per eliminare ogni residuo di sale;
- Ora metti le tue listarelle in un tegame con dell'acqua e lasciale bollire per una ventina di minuti. Il processo eliminerà ulteriormente il sale residuo e ammorbidirà l'albedo preparandolo ad accogliere lo zucchero;
- A questo punto metti lo stesso peso di zucchero delle listarelle e metà peso di acqua ( nel nostro caso: albedo 600gr, zucchero 600 gr, acqua 300gr) e fai bollire. La temperatura dello sciroppo dovrà arrivare a 110°C oppure, se non hai un termometro, dovrà fare il filo (lo sciroppo, non tu con la vicina di casa stupita da quel che stai facendo...): immergine un po' in acqua fredda, lo sciroppo dovrà solidificarsi subito.
- Immergi le scorzette nello sciroppo e lasciale macerare per 24 ore;
- Ricomincia da capo: scola le scorzette, riporta lo sciroppo a 110° e reimmergile di nuovo; dovranno rimanere a bagno ancora 24 ore;
- Altro giro, altra corsa! A questo punto io ho rifatto lo sciroppo: nuova acqua, nuovo zucchero, stessi pesi; riporto a bollore e tuffo di nuovo i limoni colati del vecchio sciroppo; ripeto l'operazione una quarta ed ultima volta
- Trascorsi ormai 6 giorni dall'inizio delle operazioni, le tue maledizioni sono più che giustificate! Chi diavolo te lo ha fatto fare?!?! Vabbè, ormai sei in ballo, mica puoi arrenderti proprio alla fine!
- Le scorzette che vorrai utilizzare per pastiere, cassate e sfogliatelle, vanno già conservate in un barattolo ben pulito. Le altre, quelle che vorrai mangiare "nature", magari ricoperte di zucchero o immerse nel cioccolato, dovranno rimanere ad asciugare su un foglio di carta forno un altro giorno.
Missione compiuta! L'albedo è stato usato e non gettato con ottimi risultati.
La parte aromatica delle scorzette candite è meno pronunciata, ma gli oli essenziali presenti nella rimanente parte gialla della buccia regalano a questa preparazione un ottimo sapore, che probabilmente piacerà molto proprio a coloro che normalmente non gradiscono i canditi.
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