Copenaghen in 4 giorni 3/4

Magari iniziamo la giornata raggiungendo il quartiere che vogliamo visitare con un mezzo pubblico?
Ma neanche a parlarne: facciamo due (!) passi alla continua riscoperta della città!



Partendo dalla stazione centrale, prendiamo Hammerichsgade, costeggiamo il parco di... che abbiamo visitato ieri e puntiamo tosto verso il Giardino botanico (Botanisk Have).


Perdiamo qualche minuto costeggiando un ameno laghetto ed ammirando la serra con un intero palmeto ed attraversando la strada ci catapultiamo nell'ennesimo meraviglioso parco cittadino: il Kogens have.


Al suo interno svetta maestoso il Castello di Rosenborg (Rosenborg slot), la rinascimentale residenza reale voluta da Cristiano IV di Danimarca. 
Consigliamo la visita sia per l'originalità degli interni, molto diversi dalle nostre residenze reali, sia per alcune singolarità della famiglia regnante (amavano talmente gli scherzi da possedere una sedia che bloccava e faceva un gavettone allo sfottuto di turno ) sia per la presenza del tesoro della corona (incredibili le corone esposte).  
Usciamo dall'altra parte del parco e percorrendo la Dronningens Tvaergade puntiamo al cupolone della Frederiks Kirke, una chiesa a pianta circolare che è appunto... tutto cupola!



La liquidiamo rapidamente e seguendo la strada giusto di fronte l'ingresso andiamo a porgere i nostri ossequi ai reali di Danimarca, oggi domiciliati all'Amalienborg.



Non avendo con noi un presente all'altezza della situazione, preferiamo rimandare l'incontro con la Regina Margrethe e proseguiamo sul "lungomare" in direzione Sirenetta.
Lungo la strada, sempre amabilmente accompagnati dal solito sferzante vento gelido, abbiamo il piacere di ammirare in lontananza il Palazzo dell'opera, quelli di Greenpeace che si preparano al prossimo assalto e di sfiorare il bel parco del Kastellet.




Infine eccoci alla Sirenetta che, stretta tra mandrie di turisti fotografanti e dalle ciminiere del porto di Copenaghen, sembra quasi volere dire: ma che diavolo ci faccio qui?!?




In ogni caso, nonostante vento, calca, dimensioni della statua, è toccante ritrovarsi di fronte ad una delle icone della nostra infanzia.
Torniamo verso il centro, preferendo percorrere il Bredgade perché non volevamo perderci una visita al Museo del Design danese dove a farla da padrona sono le... sedie! 
Di legno, paglia, metallo, plastica, diritte, storte, in piedi, a testa in giu, piccolissime ed enormi; sedie di ogni tipo concepite in Danimarca ed è  interessante scoprire quanto le sedute che vanno tanto di moda oggi sono state concepite giusto un secolo fa.

Prima di rientrare ci sembra fondamentale fermarci da Le Glace, la più celebre pasticceria di Copenaghen, presso la quale ci facciamo rapire da torte e cioccolate calde mentre gli esercenti ci rapinano presentandoci un conto di 36 euro per il consumato...





Dovendo affrontare le ire dei nostri piedi, ormai riunitisi in assemblea sindacale permanente per protestare contro le proprie condizioni di usura, ci rintaniamo in ostello per ricaricare le energie in vista del nostro ultimo giorno.


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