Copenaghen in 4 giorni 4/4

Giorno 4
Oggi inizia la giornata che normalmente preferisco nelle nostre vacanze: il giro a capa di cacchio ovvero, una volta assolti agli obblighi di visita dei luoghi più turistici, ci dedichiamo alla scoperta della città meno battuta dagli invasori stranieri del fine settimana e più vissuta dai locali.


Oggi quindi ce ne andiamo al cimitero e al macello! 
(o più propriamente visitiamo i quartieri di Vesterbro e Norrerbro)

Partendo dalla stazione centrale ci incamminiamo su Vesterbrogade, la strada principale di Vesterbro, uno dei quartieri più animati e vissuti dagli abitanti di Copenaghen.
Arriviamo a Vaernedamsvej, una stradina pomposamente chiamata la piccola Parigi per via dei numerosi negozi dallo stile più francese che locale.




Da qui, zigzaghiamo sino al parco sul lago (o è un canale?) Sankt Jorgens So;
è un luogo molto amato dai Copenaghesi (vabbè si dirà in altro modo in danese, ma non stiamo li a sottilizzare...) che vengono qui a fare sport, per una chiacchierata tra amici o semplicemente a prendere il sole.


Spinti dal nostro accompagnatore ufficiale (il solito vento gelido) su per Aboulevard arriviamo in men che non si dica al Cimitero di Assistens, nel quartiere di Norrebro. 
Ora, è vero che siamo originali, ma non è che scegliamo di andare in un cimitero a passare qualche ora della nostra vacanza tanto per un omaggio ad H.C.Andersens e a Kierkegaards che sono qui sepolti. 


La cosa alla quale dare attenzione è invece lo spirito con il quale i danesi vivono un cimitero: jogging, pic nic, mamme che spingono passeggini; in pratica è l'ennesimo parco nel quale vivere la vita all'aria aperta con la differenza dell'essere accompagnati dagli sguardi fissi e benevoli di coloro che sono passati a miglior vita .


Superato l'impatto con il camposanto scandinavo, percorriamo Peter Fabers Gade per arrivare ad un paio di locali che ci sono stati segnalati.
Mirabelle è ristorante molto frequentato dagli abitanti di Copenaghen ma anche particolarmente caro; il proprietario italiano ha ben  pensato di aprire un forno giusto di fianco per consentire anche a noi poveracci di assaggiare qualche sua preparazione. Tra queste un divertente saccottino di sfoglia con salsiccia e pecorino.


Giusto di fronte, in una ex fabbrica di locomotive, sorge Brus, un birrificio artigianale che serve ben 26 tipi diversi di birra alla spina.



Proprio di fronte ai due locali c'è un grande orto urbano con tanto di aia per le galline e recinto con le caprette dove fare scorrazzare i bimbi di tutte le età. Anche questo posto merita una breve visita necessaria per comprendere l'attenzione che la Danimarca riserva all'infanzia.



Anzi, a dirla tutta, se lo spirito con il quale avete intrapreso la vostra visita a Copenaghen è quello di comprendere anche la cultura del posto, probabilmente vi riterrete più soddisfatti nella vostra personale ricerca della via danese alla vita da qualche minuto qui che non ai piedi di un qualunque monumento. 



Continuiamo a girovagare per Norrerbro saltando da un negozietto etnico ad una caffetteria, ripassiamo sul canale ( o è un lago?) e ci rintaniamo ancora una volta al mercato coperto di Torvehallerne per una pastarella pomeridiana e per qualche souvenir gastronomico da portare a casa. 


Ritorniamo verso l'ostello per una rinfrescata e nella prima serata ci lanciamo alla scoperta dell'ex macello cittadino di Kodbyens, oggi definito il Meatpack district di Copenaghen.
Sono davvero molti i locali sorti nei vari ambienti dello spazio reinventato per i giovani della città, dai bar ai ristoranti di pesce passando per i music club.



Alla ricerca di confort food noi ci buttiamo su un ricchissimo fish&chips con panatura al curry e spruzzatina di menta.



Festeggiato il 50imo chilometro della nostra vacanza, il nostro vecchio amico vento glaciale ci consiglia di rientrare per una doccia rinvigorente e per dare inizio alle operazioni di ritorno.


4 giorni intensi, interessanti, che ci hanno consentito di conoscere una cultura davvero "altra" nonostante fossimo rimasti in Europa ed una città meno spettacolare di molte altre ma che si lascia scoprire piano piano nella sua originalità. 

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