La gelateria Crivella a Sapri

Corso Italia, 54
Sapri
Tel.:3381330402

Enzo Crivella non è (solo) un produttore di gelati; è un apolide che vive visceralmente la sua terra d'origine, è un combattente pacioso, un vulcano che erutta freschezza, è una forza della natura che partorisce idee meravigliose. 


Una vita vissuta sempre con il piede sull'acceleratore, in giro per l'Europa del buon vivere, a confrontarsi con se stesso e ad accrescere il suo bagaglio di esperienza umana, ha generato l'uomo che esprime in modo completamente nuovo il proprio territorio.


Introdurre una gelateria parlando del suo creatore, in questo caso, è davvero indispensabile perché Crivella non è solo un chiosco al centro del lungomare di Sapri ma un di faro del buongusto di questo territorio; un laboratorio dove i prodotti del basso cilento vengono elaborati, esaltati, provocati, per generare stupefacenti momenti di passione. 

D'altro canto non è per caso che Crivella è l'unico gelataio insignito del titolo di Maestro di arti e mestieri o come relatore presso il MAB, uno dei programmi UNESCO dedicati alla biodiversità e allo sviluppo sostenibile.

Con questa premessa, non lascia stupiti che l'aperitivo con gelato al plancton che accompagna formaggi erborinati o crudi di pesce sia proposto proprio da Enzo. 




Non meraviglia il fatto di trovarsi a prendere uno, due, tre gelati di seguito, e magari accompagnarli con brioches appena uscite dal forno con le quali fare addirittura la scarpetta...


Da Crivella davvero ci si reinnamora del gelato; gustare Fichi bianchi del Cilento è un'esperienza da augurare a chiunque vogliate bene: si ritrova tutto il sapore del frutto in una crema equilibrata, non invadente, mai stucchevole. E' un gelato che addirittura si può odorare!

Si può godere decisamente con la Setteveli o il pesto di pistacchio oppure divertirsi con uno dei gusti che magari sono balenati nella notte ad Enzo e che la mattina dopo si è industriato nel realizzare.
Ho avuto, ad esempio, la fortuna di imbattermi in uno Stracchino di capra e lamponi (!): all'inizio sembrava quasi una banale Spagnola, ma piano piano è emersa l'acidità del formaggio seguita dal sentore ovino chiuso perfettamente dal dolce dei frutto di bosco.   


Il bello è che, magari, ti ritrovi a chiacchierare con il Maestro  che sarebbe interessante un certo abbinamento e lui quatto quatto si appunta una nota.


E niente, quindi se andate a Sapri e trovate un caffè all'anice con fave croccanti di cacao o un pesto araldico di Sicilia, con pistacchio ed arancia amara, dite che vi mando io...



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