Vi sarà certamente capitato di ritornare dopo tanto tempo in un posto che ha significato molto per voi in un periodo della vostra vita: una casa dove siete cresciuti, un luogo di vacanza che avete amato, il giardinetto del primo bacio o il localino dove avete fatto bisboccia con gli amici.
Le sensazioni che si accavallano sono diverse, spesso sopite dal tempo, ci riportano immediatamente a tanti momenti di vita quotidiana che sembravano dimenticati e che invece ritornano da chissà quale parte della nostra storia.
Grazie alla serata organizzata da Luigi Farina e alla sua Spaghetti Italiani, ho compiuto uno di questi viaggi nel tempo, tornando alle serate trascorse da Solopizza: con diecimila lire in tasca, il nostro post partita di calcetto sui campi di via Manzoni, era tutto pizza Cosacco e Coca cola!
Oggi il locale si chiama Pizzeria Gaetano Genovesi, dal nome del pizzaiolo che ne ha cambiato le sorti, rinverdendone i fasti e portandolo nel novero delle migliori pizzerie della città.
L'incontro e divertente ed interessante: un pizzaiolo ed uno chef si dilettano nella preparazione di 6 differenti pizzette (le pizzarelle), l'avventore che ne ingurgita di più vince un premio... Hey, è una sorta di Birra e Salsiccia di "Altrimenti ci arrabbiamo", in salsa napoletana!
In questa occasione è nientepopodimeno che Maurizio De Riggi, patron del Markus di S.Paolo Belsito ed uno dei migliori giovani cuochi italiani, a divertirsi con Gaetano Genovesi e a fare entusiasmare i fortunati partecipanti alla serata, arricchita dalla presenza di Antonio Tammaro, un altro degli storici di Solopizza ed oggi ammirato pizzaiolo della Trattoria Caprese al Vomero.
Commosso dalla visione del tavolo dove sognavamo cosa fare da grandi, mi accomodo in religioso raccoglimento attendendo il proluvio di pizzarelle in arrivo.
Si inizia con la Don Egidio: pomodoro giallo, mozzarella di bufala, salame, parmigiano. E' un omaggio ad Egidio Cerrone, il simpatico ed ormai celebre Puok e med, uno dei primi ad accorgersi dell'operoso lavoro di Gaetano Genovesi.
Continuiamo con la Markusiana: composto di cipolla, tonno, mozzarella di bufala, pesto di fagiolini.
Devo confessare che la composta di cipolla al vin cotto di Maurizio mi porta sempre verso onirici voli golosi e qui regala un bell'equilibrio alla pizzarella.
Accompagniamo la cena con le birre di Rude Boy, un birrificio artigianale del Vallo di Diano, del quale apprezziamo la chiara Bussentina e la ale Carpe Diem
La terza preparazione: provala di Agerola, zucca, parmigiano, speck, olio evo, basilico
E' ormai un delirio di presentazioni, pizzarelle, birrette, chiacchiere e simpatia. L'iniziale composizione del locale è stravolta: chi balza da un tavolo all'altro, chi esce a fumare, chi aspetta notizie del Napoli, chi ride sino alle lacrime...Insomma, da questo punto di vista, questo posto è rimasto lo stesso di 20 anni fa!
Si continua con una delicatissima provola di Agerola, noci, salmone agli agrumi
E con una scostumatissima pesto, provola di Agerola, salsiccia di Trentola, parmigiano, olio evo, basilico
A chiudere la F.A.M.: datterino, mozzarella di bufala, ristretto di peperoncino verdi. Il vostro umile cronista, nonostante fosse l'ultima della serie, ha particolarmente apprezzato i colori, gli odori, la semplice armonia di questa pizza, e per non rinunciare a decantarne correttamente le lodi si è trovato costretto a riproporre l'assaggio...
Come era prevedibile dopo tanto ben di Dio, la serata si conclude all'insegna della caciara, tra brindisi, foto, ricchi premi e cotillon!
Eppure, guardando Gaetano Genovesi, mi frulla per la testa continuamente un'idea, che non capisco se è solo una suggestione legata ai nostri post partita degli anni '80 o è un dato di fatto (come si vede, anche Maurizio De Riggi è roso dal mio stesso dubbio, anche durante la presentazione...)
Ma...Gaetano Genovesi non è identico a Lionel Messi?!?
Selfone Finale!!! Sono passati tanti anni, ma questo locale resta sempre fonte di gioia. Bravi tutti!
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