Ul. Szpitalina, 38 Krakòw
Tel. 12.421.48.18
Da una recente classifica (di quelle simpaticissime che ti
dicono: cosa fare, dove andare e cosa mangiare, a cui tutti professiamo di non
fare affidamento ma che, poi, leggiamo attentamente solo per dire: “si, però queste classifiche sono tutte una…
insomma, quelle li!), pare che Cracovia sia una delle città più POP per i
viaggiatori. Come poteva quindi mancare nel nostro carnet di esperienze gastrovaganti
una capatina in una delle città più affascinanti d’Europa, non per nulla
Patrimonio dell’Unesco, dove puoi anche mangiare un pasto completo in un buon
ristorante pagando 18 euro in due?
Certo, potevamo scegliere un periodo
migliore, ma il volo pop cost era troppo allettante. Mortificato sotto strati e
strati di felpe in pile il proverbiale stile italiano, affrontiamo il dicembre
polacco e facciamo la conoscenza di uno dei posti più sorprendenti di Cracovia:
il ristorante “U Babici Maliny” (nonna Malina in polacco).
Scopriamo questo posto grazie alla commessa di un negozio
dove ci rechiamo per acquistare delle calzature più adeguate al gelo di
Cracovia. Vissuta per diversi anni a Napoli, quando le chiediamo dove possiamo mangiare
vero cibo polacco, non ha dubbi: “Dovete andare da “U Babici Maliny”.
L’ingresso del ristorante, situato in Ulica Slawkowska, non da l’idea di ciò
che si trova all’interno, il che rende ancora più sorprendente ciò che si scopre alla fine delle scale che portano alla sala inferiore: una casa delle bambole,
a tratti inquietante, arricchita da tende di velluto, grossi
lampadari ed arredi baroccheggianti.
Mentre ci guardiamo ancora intorno come Alice nel paese delle Meraviglie, accompagnata dalle note di un pianoforte al centro della sala, arriva la prima portata: un piatto strabordante di pierogi.
I nostri pierogi sono finiti prima della foto. ph Steven Glassman |
Si tratta della classica pasta ripiena, simile ai nostri ravioli, farcita con pancetta affumicata, lardo e/o cipolla saltata in padella, da cui un viaggio in Polonia non può prescindere. Il tempo di assaggiarne qualcuno ed il nostro sguardo viene catalizzato dalla vera sorpresa della cena: un tegame fatto di pasta di pane, croccante all’esterno, che contiene una fumante zuppa di funghi.
Il bello di questo
piatto è che mentre stai gustando il contenuto già la tua mente lussuriosa sta
pensando a come affrontare l’impegnativo contenitore, la cui mollica intanto si
sta impregnando degli umori della zuppa. Insomma una scarpetta all’ennesima
potenza!
Per non farci mancare nulla assaggiamo anche una pulpety: carne di cinghiale, cipolla e uova in salsa; una delizia! Da
bere, ovviamente, due pinte di birra.
Rinunciamo con grande dispiacere al
dolce: la cucina polacca è deliziosa, ma alquanto pesante! Scopriamo in secondo
momento che il ristorante ha anche un’altra sala al piano superiore, ancora dallo
stile completamente diverso: panche e lunghi tavoli di legno rendono rendono
l’ambiente più rurale. Qui non è previsto servizio al tavolo ma si ordina e si
vien chiamati al momento del proprio turno.
Cena completa 18 euro in
tutto! Un posto bizzarro, ma sicuramente POP!
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