Peppe Guida, napoletano, operaio in pensione, è il curatore del gruppo fb "ConosciaAmo Napoli e la Campania", 14.000 persone che condividono, imparano, apprezzano monumenti, arte, storia, arti e tradizioni della regione e del suo capoluogo. Condivide il detto "L'uomo è ciò che mangia", odia i "cuoppi", il kebab, il mcdonald's e tutto ciò che non nutre il cervello prima che la pancia.
Caro Peppe, è un piacere avere la testimonianza di una persona che ritiene fondamentale per potere promuovere una rinascita sociale ed economica dei nostri luoghi, la consapevolezza da parte dei campani del loro straordinario patrimonio storico culturale. Parte di questo patrimonio è certamente la nostra cultura gastronomica.
Certo e devo dire che quello che propone CucinaPOP lo apprezzo molto: non è assolutamente vero che ci vogliono molti soldi per mangiare bene e sano, ma solo saper cucinare e magari un pizzico di fantasia. Detto questo, avete scelto la persona sbagliata, io non sono un gran mangione!
ph Peppe Guida |
Certo e devo dire che quello che propone CucinaPOP lo apprezzo molto: non è assolutamente vero che ci vogliono molti soldi per mangiare bene e sano, ma solo saper cucinare e magari un pizzico di fantasia. Detto questo, avete scelto la persona sbagliata, io non sono un gran mangione!
Constateremo subito con le nostre quattro domande. La prima: il piatto che ricorda la tua infanzia.
Non posso che nominare il famoso ruoto al forno napoletano, con carne e patate.
Il tuo pranzo perfetto.
Vi deluderò ma consiste in un piatto unico, magari accompagnato da un contorno di verdure di stagione. Due piatti imprescindibili: gli spaghetti con le vongole o le fettuccine con una salsa semplice semplice.
Le cose che per te si devono assaggiare almeno una volta nella vita.
Continuo nel solco della tradizione con due piatti che fuori dalla nostra regione non tutti conoscono: la zuppa forte ( il celebre "soffritto") e le salsicce con i friarielli.
ph gustoblog.it |
Mio padre aveva raccolto alcuni chili di funghi in un giardino che aveva in fitto come deposito e per festeggiare organizzò una cena con una ventina di persone. Tutti i presenti ne fecero una scorpacciata, ma io non mi fidavo e, pur avendone voglia, rinunciai.
Durante la notte alcuni dei commensali si sentirono male: era partita la psicosi fungo, si temette per un avvelenamento di massa. Dopo essere corsi al Pronto Soccorso e aver avuto rassicurazioni sul nostro stato di salute, la mattina dopo ci rendemmo conto che si trattava solo di suggestione!
Le risate si sprecarono, fu quasi una liberazione, dopo che avevamo temuto il peggio.
ph Peppe Guida |
Grazie Peppe per avere risposto alle nostre domande e soprattutto per il tuo impegno con ConosciAmo Napoli e la Campania; la nostra regione ha bisogno di persone che si "compromettano" in prima persona come fai tu.
La cucinaPOP di...
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