Contrada Cortedona, 20
Airola (BN)
Tel.: 0823.71.44.22
Si può tornare a casa felici dopo avere trascorso una serata di metà novembre sotto una tenda montata in un parcheggio nella campagna beneventana durante il diluvio universale?
Certamente si, se a fare gli onori di casa sono una strepitosa coppia come Sabatino Cillo e Valerio Fulgenzi.
Il primo, padrone di casa, è il pluripremiato produttore di alcune tra le migliori carni d'Italia, che coniuga la tradizione e la tenacia degli allevatori beneventani alla scuola svizzera di macelleria.
Il secondo, chef di lungo corso, eclettico ed inquieto, è passato dai grandi della ristorazione europea allo studio delle ricette dell'antichità, rimettendosi in gioco ancora una volta con questa singolare scommessa.
La calorosa accoglienza (con prosecchino) è il giusto prologo ad una serata gradevole, che rende da subito un anonimo gazebo quel posticino fuori porta dove ti piacerebbe ritornare. Il caso ha voluto che proprio oggi la rubrica del Tg3 itinerante approdasse ad Airola, mostrando le bellezze architettoniche e paesaggistiche di questa pittoresca cittadina ai piedi del Taburno, offrendo il giusto spazio anche alle specialità gastronomiche illustrate proprio dai nostro ospiti.
ph fb Sabatino Cillo |
Dunque stasera, saremo tra i pochi ad assaggiare quello che molti hanno avuto modo solo di vedere... che soddisfazione! E' uno di quei "piccoli momenti di felicità" (per dirla alla Francesco Piccolo) che aspettavo dai tempi della rubrica condotta da Nicola Muccillo.
Chef Valerio esordisce con un prosciutto 30 mesi, marinato in acqua di Vichy, olio evo, pepe rosa con rucola e scorzette d'arancia.
L'entrée fa presupporre che si continui verso una proposta dallo stile più europeo e invece si torna con tutti e due i piedi in Campania continuando con un trittico da festeggiamento: zuppa di trippa e fagioli, polpettine con ceci e piselli e minestra maritata. Quest'ultima merita una menzione speciale e probabilmente è la migliore mai mangiata dalla maggioranza dei poppers presenti!
Nella piccola cucina all'aperto, Fulgenzi crea piccoli miracoli Pop e in men che non si dica appare sulla nostra tavola un assaggio di fettuccine fatte a mano con un ragù 10 ore con carni Cillo...
Qualcuno getterebbe la spugna già a questo punto, ma sarebbe da folli non bere un bel bicchiere di Chianti, prendersi un momento di pausa e attendere l'arrivo delle carni.
Da questo momento esce tutta la straordinaria personalità dei colpevoli di questo luogo di perdizione gastronomica, la loro capacità di fondere tradizione locale e gusti dal sapore centro europeo, passato e presente in piatti dalla semplicità disarmante eppure dal gusto deciso e originale.
I wurstel di carne bovina marchigiana e di suino nero casertano, cotti al weber in cartoccio con salsa di mirtilli ne sono un perfetto esempio: carni nostrane proposte con un gusto decisamente teutonico.
ph cucinapop |
Così come il cartoccio di maiale ("nostrano" e con affumicatura USA) con mela annurca, riporta alla mente piatti antichi con la carne preparata sempre in agrodolce, succosa, interessante.
La salsiccia alla brace non ha avuto il tempo di essere fotografata, mentre è possibile rendere conto della tagliata di marchigiana prima che i satolli commensali se ne ingozzassero voracemente.
Di acqua ne è passata sotto i ponti da quando siamo arrivati ( e non è una figura retorica, ormai siamo con i piedi a mollo) ma queste panche, questa tenda sono ormai un luogo di piacere e condivisione graditissimi.
Terminiamo con un piccolo assaggio di panna cotta accompagnato da mirto ed amaro; ancora qualche chiacchiera, il selfie di rito e siamo ai saluti.
ph cucinapop |
Bella esperienza, interessante e gradevolissima. Il prezzo della cena completa, compreso di duce Chianti, un prosecco, acqua e cordiali è stato di 28 euro a persona. Il gazebo, tempo permettendo, dovrebbe rimanere ancora qualche giorno a Novembre (anche se Sabatino pare abbia in mente una proposta definitiva...)
Photo credit: Paolo Cococozza dove non segnalato diversamente
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