La proclamazione degli stellati Michelin ogni anno è un evento per gli appassionati di gastronomia, ma è davvero sempre improbabile il binomio POP-Michelin?
Con un pò di pazienza, visitando siti o telefonando in giro abbiamo scoperto che i locali con il blasone non sono tutti proibitivi per gli amanti del buon mangiare a prezzo contenuto.
Le esperienze più economiche.
Con soli 20 euro è possibile pranzare il sabato a Le colonne* di Caserta, il ristorante della bella e brava Rosanna Marziale; ordinando il menù "Solo un boccone" si potranno degustare tagliatelle al forno gratinate, vitello all'aglianico con verdure grigliate al balsamico, calice di vino abbinato e pure il caffè!
A Vairano Patenora, il ristorante Vairo del Volturno* propone una "Colazione di lavoro" a 25 euro comprendente aperitivo, primo, secondo con contorno e pasticceria con caffè; 30 euro se si vuole gustare il menù "Dalla campagna", con piatti d'ispirazione contadina.
Oasis* a Vallesaccarda nei giorni feriali a pranzo propone anch'esso una "Colazione di lavoro" con primo di pasta fatta a mano, secondo e dolce a 19 euro; tutti i giorni è invece disponibile un menù "Solo primi" con due zuppe tipiche, primi di pasta fresca, dessert e piccola pasticceria a 35 euro.
I menù completi
La chef dell'anno Marianna Vitale al suo Sud* di Quarto, ci invita a gustare un "Menù del giorno" composto da antipasto, primo, secondo e dolce a 40 euro (con vini abbinati 60 euro).
Prezzi di poco inferiori al Papavero* di Eboli del quale non possiamo includere link poichè non è dotato di sito internet (interessante vero?).
Ancora attorno ai 40 euro è possibile godere di un menù degustazione presso il neo-stellato President* di Pompei.
I menù con vini abbinati.
Sono i menù per non avere sorprese da coccolone a fine pasto.
La caravella* ad Amalfi delizia gli avventori che vi si recano a pranzo con un "Light lunch" di 50 euro. Oasis* propone ancora il menù "Solo primi" a 55 euro e 65 per il menù "Pranzo all'antica" con anche il secondo piatto.
Si sale di poco cenando al Palazzo Petrucci* di Napoli con il Menù degustazione a 75euro o al Maxi*, il ristorante dell'Hotel Capo la gala a Vico Equense con menù di 4 portate a 80 euro.
I pluristellati
Si sale di livello ed ovviamente anche di prezzo.
La Taverna Estia** di Brusciano ha appena conquistato la seconda stella e dunque per festeggiare con la famiglia Sposito è bene recarvisi per assaporare il Menù CampAia, 6 portate a 75 euro (100 euro con i vini abbinati). Alla Torre del Saracino**a Vico Equense, per un menù Ciro con vini abbinati e porzioni di formaggi inclusa si spende 150 euro.
Infine, non possiamo non citare l'unico tre stelle sotto Roma, il Reale*** di Niko Romito a Castel di Sangro che tutto sommato rispetto agli altri colleghi di livello italiani propone un pasto a prezzi POP con il menù Essenza a 120 euro (180 con abbinamento di vini)
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