Quando ho avuto l'idea -rivoluzionaria e probabilmente unica nel suo genere... - di aprire un blog sul buon cibo, la perplessità più grande è stata a che titolo io dessi pareri, consigli o opinioni su un piatto assaggiato o un ristorante visitato.
In effetti ci sono fior fior di critici gastronomici, guide tematiche di ogni genere, programmi televisivi e radiofonici, siti e blog di cucina, enogastronomia, buon bere, saper vivere, viaggiare&mangiare e via discorrendo che dibattono, propongono, invitano, invogliano i ghiottoni a provare questo o quel posto con -probabilmente-grande professionalità e -probabilmente- senza trarre alcun profitto nel dare un'opinione positiva ad un certo esercizio commerciale.
Cucinapop, è il luogo dove si incontrano i percorsi del buon mangiare e del risparmio, le caratteristiche dalle quali non prescindo quando scelgo un ristorante o una pizzeria.
Augurandomi di non apparire uno di quei dei soloni, maniaci del cibo, elitari e con la puzza sotto il naso, dei sotuttoio che troppo spesso si incrociano nei suddetti siti-guide-tv-radio (so che Angelo lo pensa), mi sono dato delle piccole regole che seguo ogni volta che mi appresto a recensire un locale, che volentieri condivido con chi segue Cucinapop.
1. Sono scostumato: non mi presento! Molto spesso, chi recensisce locali prenota il proprio tavolo a nome della testata per cui lavora o magari si presenta prima di accomodarsi una volta sul posto. Nonostante Cucinapop sia sconosciuto ai più, preferisco non presentarmi in alcun modo e vivere la serata come un qualunque avventore. Magari le foto rubate con lo smartphone non saranno perfette, ma certamente l'opinione sul posto e sul quel che si è mangiato sarà più genuina.
2. Meglio soli o accompagnati? Non mi pongo il problema. Mi piace andare da solo in un posto per godermelo appieno; con gli amici appassionati di cucina meglio perchè assaggio un pò da tutti ed ho una visione più ampia delle cose; con chi non è molto appassionato anche meglio perchè mi diverto a coglierne le opinioni e confrontarmi sul posto.
3. Mi metto a 360°. Curioso in giro; mi piace vedere il locale, le caratteristiche che lo denotano, se c'è un'idea di base forte. Spesso l'atmosfera o la location del locale orientano anche le opinioni sull'esito complessivo dell'esperienza.
L'interno della pizzeria al 22 alla Pignasecca |
5. Per me, il solito. La prima volta in un locale, scelgo sempre le stesse cose per farmi un'idea. Non approfondisco per non tediare troppo il paziente lettore, ma per esempio in pizzeria non si discute: marinara e margherita.
La margherita di Capasso a Porta S.Gennaro |
6. Guardo, odoro, tocco (a volte sento) e mordo! Ogni pietanza merita una contemplazione che coinvolga tutti i sensi: i colori degli ingredienti che compongono il piatto, i profumi che emana, la consistenza, la croccantezza sono alcuni degli aspetti che rendono unica ogni portata e che preparano poi l'assaggio.
La pizza di 50 Kalò a Piazza Sannazzaro |
La genovese della trattoria Sorelle Rispoli a Pogerola |
Una grande storia: Tina e Angelo ai Quartieri |
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