Questa è la prima ricetta un pò più complicata nella quale potresti cimentarti. Il rischio di un clamoroso "inguacchio" è in agguato, ma puoi non accettare la sfida?
I commenti sono riferiti a mio fratello Fabio, cultore della gastronomia classica partenopea ma finito in ospedale per ingurgito eccessivo del dolce pasquale. Questa ricetta è spiegata in modo semplice così come necessario per un Dummie come lui.
La contro-leggenda laica vuole invece che siano stati gli dei direttamente, ispirati dalla sirena Partenope, a realizzare un dolce che ne potesse eguagliare la bellezza.
In ogni caso questa delizia nasce per ispirazione divina! Per approfondirne la storia andate qui.
La realtà è che non esiste una ricetta disciplinata della pastiera ed ogni famiglia la prepara in un modo diverso: alta, bassa, asciutta, bagnata, con o senza cedro, cocozzata, cioccolato, crema pasticciera e via dicendo.
The big one: la pastiera solo per me, dall'altezza fuori norma.. |
Qui propongo la nostra ricetta, quella che piace a noi; potrete usarla come canovaccio sul quale costruire la vostra personale ricetta oppure seguirla (ovviamente tu non hai possibilità di scelta) passo passo per realizzare la vostra pastiera.
Ti serve:
200 gr di Grano cotto (non fresco, si vende in lattine o in barattoli di vetro)
400 cl di latte (un bicchiere e 3/4)
1 cucchiaio sugna (nzogna o strutto)
1 bustina di vanillina (che nessuno storca la bocca, a casa mia non si è vista una stecca di vaniglia prima del 2005)
350 gr ricotta fresca di pecora (in questo periodo la vendono un pò tutti)
300 gr di zucchero
5 uova
20 gr acqua di millefiori (il neroli è il vero aroma ma puoi tranquillamente usare quella che trovi in un buon supermercato o dalla signora dei dolci)
2 limoni
150 gr Cedro, scorzelle di arancia, cocozzata
Zucchero a velo qb (non posso darti una ricetta senza un qb)
Per la pasta frolla
500 gr farina
3 uova
200 gr zucchero
200 gr di sugna (nzogna o strutto. Puoi sostituirlo in parte o in toto con il burro)
Bene, secondo la tradizione familiare dovrei salutarvi e augurarvi in bocca al lupo, perchè questo è tutto quel che abbiamo scritto sul nostro personale quadernetto dei dolci.
Poiche mio fratello non prenderà mai parte ad una seduta di approfondimento pratico sull'argomento postiamo qui qualche foto che mostra i passaggi chiave della ricetta.
Procedimento
1. Il giorno prima, metti la ricotta a colare nella colapasta in frigo. Coprila altrimenti prende gli odori delle altre cose che stai conservando (se ce ne sono). Ovviamente sotto la colapasta metti un piatto. Questa operazione serve ad asciugare la ricotta.
Grano, latte, strutto e limone |
A questo punto potete fare la prima personalizzazione: il grano lo si può lasciare intero, frullarlo a metà o completamente. Quest'anno (ma credo sia la prima e ultima volta perchè il risultato è troppo liscio e cremoso, mentre personalmente preferisco un'aspetto più rustico del ripieno) ho frullato il grano per vedere che effetto faceva.
Il risultato dopo la cottura |
3. In un bel recipiente grande amalgama la ricotta, lo zucchero, le uova, la vaniglia, le restanti scorze di limone e l'acqua millefiori. Questo è un altro punto cruciale poichè qui si può personalizzare il gusto della pastiera, aggiungendo la quantità di acqua millefiori che si desidera.
Le uova si dovrebbero aggiungere una alla volta ma so che tu farai cosi quindi... |
4. Una volta ben amalgamata (anche qui si può usare un frullino ad immersione per rendere il tutto più cremoso) aggiungi i canditi e il grano cotto. Ovviamente ti renderai conto che il ripieno è pronto quando sarà liscio, senza grumi o ingredienti indistinti.
Il ripieno in preparazione |
- Fai un bel monticello sul tavolo ( l'avrai coperto con una cerata o userai la bella spianatoia di ikea in legno), al centro fai un buco e lo trasformi in vulcano. Lascia nel cratere uno strato di farina, non devi vedere il tavolo. Aggiungi lo zucchero, le uova e lo strutto tagliato a cubettini e possibilmente freddo di frigo. Tuo fratello mette anche qui una scorzetta di limone grattato (shhh, non lo dire in giro è uno dei miei segreti, in famiglia non si sa che ho osato aggiungerlo)
Fai una bella palletta e impellicola |
Ricorda: quanto più è omogenea e soprattutto lavorata rapidamente, tanto più è fragrante e saporita la frolla.
- Metti l'impasto in carta trasparente e fallo riposare una mezz'ora.
L'impasto è bello riposato. E tu? |
Ruoti per casa e da asporto |
La pasta stesa |
La fodera del ruoto |
Tagliato l'eccesso di frolla versa il ripieno |
Puoi usare una rondella tagliapasta o un coltello |
Disponi le strisce ad x |
Anche in questo caso si possono apportare personalizzazione, cuocendo la pastiera qualche minuto in più o in meno per avere un ripieno dalla consistenza leggermente diversa.
Con la pasta frolla che rimane puoi preparare dei biscotti o delle crostatine con marmellata |
Se in cottura si gonfia non sta per esplodere: è normale |
Appena tolta dal forno è ancora gonfia. A volte il gonfiore si "mangia" qualche striscia |
Spolvera la pastiera con lo zucchero a velo una volte che si è raffreddata |
Bene ora sai tutto sulla pastiera. dacci dentro e stupisci tutti con le tue creazioni!
Commenti
Posta un commento