Nonostante il 2 Novembre si commemorino i propri estinti, a Napoli, città che ha un atteggiamento unico nel rapporto con l'aldilà, si ha la giusta "consolazione" all'amarezza dell'occasione con una preparazione dolcissima: il torrone dei morti.
Già una settimana prima compaiono per le strade le bancarelle dedicate alla vendita e le pasticcerie fanno bella mostra delle proprie preparazioni, più o meno originali vestendo la città con un esorcizzante abito di luci e colori.
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Quella della preparazione di banchetti dolci o salati, è una tradizione che attraversa tutto lo stivale. In Sicilia è una festa sentitissima dai bambini, che in cambio di grano cotto, ossa dei morti o pupi di zucchero ricevono piccoli doni.
Un sottile guscio di cioccolato croccante racchiude un morbido ripieno tipicamente alle nocciole, al caffè o alle mandorle. Al termine del pasto ( o anche prima o -come accade al sottoscritto- per l'intero periodo dei morti) si assaggia l'assortimento "conquistato", rendendo il ghiottone felice di avere reso onore alla ricorrenza insozzandosi piacevolmente il palato.
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