Pulcinella e la lezione di Ronald

Mcdonalds continua imperterrito a sfornare pubblicità come fossero Big Mac. 
Stavolta, l'oggetto dell'attenzione della campagna è il gastrofighettismo simil-hipster: giovani uomini barbuti e dalle maglie scollate, si entusiasmano mangiando un panino gourmet, presentato da due vecchi concorrenti di Masterchef, scoprendo, dopo l'ennesimo "buonissimo", di trovarsi in uno dei (probabilmente) odiati fast food.



Quest'ultimo video ha scoperto le carte dei polpettari americani, indicando nella provocazione la migliore modalità per amplificare ulteriormente il proprio messaggio: costiamo poco, facciamo cose che piacciono a grandi e piccini, facciamo cose buone. 


Non è la prima volta che Mcdonalds strizza l'occhio alla clientela slow. Nel passato ha proposto i panini della serie McItaly con prodotti dop italiani (asiago, cipolla, speck, parmigiano, olio evo e molto altro), patrocinati dal Ministero dell'agricoltura (!) e ,addirittura, ha sfornato panini nientemeno che creati da Gualtiero Marchesi.  


Il colosso del fast americano è però scivolato sul simbolo della città più slow del mondo occidentale. Usare la crescente attenzione mediatica sulla pizza per promuoversi, non è stata una mossa altrettanto indolore come l'utilizzare la passione degli italiani per i talent-show di cucina, con i suoi personaggi e le sue ricette piene di lustrini, per sottolineare la bontà dei propri panini.


All'opera dell'avvocato Pisani ( a quanto pare l'unico legale napoletano, vista la sua onnipresenza in ogni processo che abbia l'attenzione dei media...), cui l'AVPN ha dato mandato per curare gli interessi della pizza napoletana, si è affiancata la ben più incisiva operazione di risposta allo spot comparativo di Mcdo. 
Un pasto felice invece che un happy meal, pizza a portafoglio per un euro: sono i due divertenti ed intelligenti video che hanno costituito la risposta di una città ad una multinazionale. 




Un'azione di guerriglia mediatica, realizzata con tre soldi, che (molto modestamente) avevamo auspicato e che utilizza a sua volta la notorietà del pagliaccio Ronald per fare pubblicità alla pizza. Il video "pizza a portafoglio" realizzato da Egidio Cerrone, è stato visualizzato ben 10 milioni volte, ed è stato certamente più incisivo di un qualunque altro evento iper sponsorizzato.  



Ci è piaciuto ritornare un'ultima volta sull'argomento per spronare l'AVPN  (ma anche ogni altra associazione che difenda e promuova le eccellenze campane) a non aspettare di sentirsi provocata o addirittura sotto attacco, per dare vita ad azioni importanti che coordinino, facilitino ed incentivino il lavoro degli straordinari artigiani che danno vita al movimento della pizza napoletana. 
Se con due video artigianali, si è riusciti a mettere in discussione Mcdonalds, con le giuste risorse magari, il prossimo sponsor di Expo 2020 a Dubai, potrebbe essere la lenta verace pizza napoletana invece che la veloce polpetta americana.

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