Osteria Da Caliendo

Via Mozart 67/a, Bacoli (NA)

Era da tempo che Paolo -uno dei Poppers ed autore di molte delle foto pubblicate sulle nostre pagine- ci "intimava" di visitare l'osteria Caliendo a Bacoli, da lui considerato uno dei migliori ristoranti di pesce della zona flegrea.

Approfittiamo di una domenica d'Agosto stranamente libera dal traffico anche sulla normalmente congestionata litoranea di Baia, per fare la nostra prima visita al tanto decantato locale bacolese. 

Arrivarci non è difficile seguendo le indicazioni dal Castello; abbarbicato sulla collina di Bacoli, una volta arrivati si viene avvolti dai colori del mediterraneo: il blu del mare, il verde della macchia, l'oro del sole che splende. 


L'osteria è in una bella villa completamente dipinta di bianco, con porte ed infissi in blu. Il giardino è piccolo ma curato, gradevole; accoglie alcune sedute per l'attesa e i primi tavoli. 



Una seconda rampa di scale porta al terrazzo dove insistono i tavoli con una quarantina di coperti. La vista è calamitata dal paesaggio: il golfo di Pozzuoli è li a portata di mano ed un fresco vento di mare rende davvero gradevole la location.


Franco di Fraia, il patron dell'osteria, accoglie tutti con grande cordialità ed introduce l'ospite alla filosofia del locale: il menù non sempre è presente perchè la materia prima dei piatti proposti viene pescata quotidianamente nel canale di Procida da alcuni pescatori di fiducia e dunque non sempre c'è il tempo per stampare la carta del giorno, i vini sono soprattutto falanghine dell'area flegrea, il pesce è cucinato senza grandi fronzoli, così come si faceva una volta - a parte gli antipasti con i quali Franco dice di essersi divertito un pò-.

Optiamo per una falanghina La Sibilla ed iniziamo con gli antipasti, come da tradizione nei ristoranti di pesce locali.



Si inizia con un bel piatto assortito: gamberi in pasta kataifi, filetto di triglia in pastella, trancetto di bandiera con primo sale e malanzane, filetto di tonno in padella con cipolla di Tropea caramellata, riso con lumachine e peperoni gli antipasti caldi accompagnati da un polpo all'insalata e in carpaccio con rucola. Ad accompagnare, un bel cestino di pane in fascine e alle noci (nel quale c'era un guscio che mi ha ammaccato un molare...)
L'antipasto prosegue con un pesto di cozze su pane abbrustolito, impepata di cozze e frittura di mare e dell'orto.

Il ritmo è giusto, le portate arrivano con  tempi sereni ma non lenti, perfetti per godere della freschezza di quel che si è mangiato e per scrutare un pò l'orizzonte del panorama che non è possibile abbandonare neanche un istante.

Per i primi scegliamo la soluzione dei due assaggi. La proposta è interessante: gnocchetti in salsa con frutti di mare sgusciati, spaghetti al granchio "fellone", spaghetti ai ricci, paccheri con ricciola. Scegliamo gli ultimi due per gusto e per onorare il pesce di 23 kg pescato in mattinata al largo del porticciolo di Acquamorta.
Il nido di spaghetti ai ricci è gustoso, ricco della sapidità del riccio fresco, mediamente liquido, con i prelibati frutti arancioni probabilmente aggiunti completamente a crudo.


I paccheri callosi, completamente avvolti dal sapore del sugo nel quale la ricciola fa sfoggio di se, sono ottimi e ricchi delle carni del saporito pesce. 

Giustamente sazi, decidiamo di fermarci qui. Un bel caffè e due chiacchiere con Franco per ricordare i tempi del precedente locale sul lungolago e delle sue buone pizze chiudono la nostra prima soddisfacente esperienza all'osteria Caliendo.
Prezzi pop per un ristorante di pesce: 4 antipasti, 4 primi, 1 falanghina e 2 bottiglie d'acqua 120 euro (30 euro a persona).

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